Il richiamo della luna by Fabiana Andreozzi & Vanessa Vescera

autore:Fabiana Andreozzi & Vanessa Vescera [Andreozzi, Fabiana & Vescera, Vanessa]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Alcheringa Edizioni
pubblicato: 2016-04-15T22:00:00+00:00

Risveglio

Mi sveglio da un incubo atroce e movimentato. Il cuore martella forsennato nel petto. Gli occhi mi bruciano come spilli roventi mentre cerco di mettere a fuoco gli oggetti che mi circondano. Il volto di Luke mi torna alla mente e serro i pugni sul lenzuolo con rabbia.

Non può essere vero, eppure il dolore che mi lacera il cuore è tangibile. Ho perso l’unico appiglio con la realtà, l’unica persona che in poche ore passate insieme, aveva imparato subito ad accettarmi per ciò che sono e forse mi capiva.

Ho perso tutto.

Perché non sono morta anch’io?

L’immagine di Vukovic, che mi carica in spalla e corre mentre tutto intorno è scosso dalle bombe, mi riempie la mente. Non ho la forza di mettermi a sedere, resto sdraiata a osservare la camera.

Sento la porta cigolare sui cardini e il volto di mia madre si affaccia dallo spiraglio. Non riesco a trattenermi e scoppio a piangere.

– Sheila, tesoro. – Mia madre si siede al mio fianco e mi accarezza il capo. Mi sembra di tornare bambina, quando ero ignara di essere una bestia.

– È morto – sussurro tra i singhiozzi.

– Su, non fare così, lui non ti vorrebbe vedere in questo stato.

– Sarà contento papà. Sarà contento che è morto – soffio irata.

Mamma scuote il capo guardandomi con occhi colmi di pena.

– Ti sbagli, tuo padre sembra severo e burbero, ma non immagini neppure com’è stato in pena in tutti questi anni. Non lo conosceva il tuo amico, e sa che non è un lycan. Però è preoccupato lo stesso. Non sopporta di vederti soffrire e non sai quanto gli costi il suo posto di alfa quando si tratta di dover punire o scegliere il destino della propria figlia.

– Non si direbbe che gli costi tutta questa gran fatica. – Il dolore fluisce via nelle frasi taglienti che mi escono dalla bocca. Non riesco a vedere mio padre dal punto di vista in cui me lo sta prospettando mia madre.

– Sono apparenze, Sheila. Un lycan deve essere integerrimo e irreprensibile. Se tuo padre mostrasse i sentimenti, diventerebbe vulnerabile e non sarebbe riuscito a vivere fino a oggi. I nemici sono tanti Sheila e tu per lui sei un punto debole.

Sbuffo seccata. Non m’interessa tutto questo. Se non fossimo delle bestie non staremmo qui a lottare tra di noi per la supremazia, non staremmo ogni volta a guardarci le spalle.

Penso a Luke, voglio pensare solo a lui.

Sprofondo di nuovo nei cuscini incurante di tutto e di tutti. Il dolore ora è la sensazione più piacevole che io abbia mai provato, quella da cui voglio lasciarmi cullare per sognare una vita da umana.

Il bussare frenetico mi riporta alla realtà. Mia madre si alza per aprire con la consueta eleganza. Avrei voglia di dirle di andarsene e di lasciarmi sola con la mia sofferenza, ma non so essere così crudele.

– Siete attese nel salone, immediatamente.

Mia madre richiude la porta di gran fretta e si accosta al letto agitata.

– Dobbiamo muoverci Sheila, tuo padre non ama aspettare.

– Che aspetti! Me ne frego delle sue esigenze, ho bisogno del mio tempo, dei miei spazi.

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